lunedì 5 ottobre 2015

Post straordinario: #nessunotocchinonleggerlo.

La vicenda di @nonleggerlo meritava un post straordinario.

Innanzitutto i protagonisti, come ogni storia seria che si rispetti: da una parte il blogger @nonleggerlo, curatore di una rubrica per l'Espresso che evidenzia il peggio della politica nostrana e non solo, e dall'altra parte i cinque stelle. Il suo blog online è una catena di chicche prese dalla rete (un esempio: il magnifico inglese del premier ggiovane) , di carattere politico e non, inframmezzate da qualche uscita per la sua squadra del cuore, l'Inter (nessuno è perfetto). E' amico del nostro sito, personalmente lo adoro e cerco di seguirlo quotidianamente.

Mezzo: Twitter appunto, il social network usato dal blogger. Un social network che giorno dopo giorno diventa sempre più un modo per interagire, deridere e spesso insultare senza filtro i politici e le loro cazzate che sparano ad un ritmo forsennato (controllare per credere, ma non fatelo su quello del premier, le cazzate sono tali e tante da far venire la labirintite).

Antefatto: il leader di Sel Nichi Vendola ha maturato il diritto al vitalizio. Come ogni volta che accade qualcosa di poco lusinghiero per un politico si scatena il putiferio con dichiarazioni spesso illogiche e per questo intrise di odio, non tanto per la persona in sé, quanto per la classe politica tutta.
Una delle poche persone cum grano salis capace di commentare la vicenda con razionalità è, poco sorprendentemente, un altro blogger, Alessando Gilioli del'Espresso, che sulla questione ha scritto un post diretto e soprattutto definitivo, facendo anche il confronto con il recentemente scomparso Pietro Ingrao.

Questa volta però su Twitter si è davvero esagerato, in quanto sul profilo di Beppe Grillo è stato ritwittato un post omofobo di uno dei suoi. In sintesi dopo è accaduto questo.

Inutile dire che gli attacchi a @nonleggerlo sono semplicemente vergognosi. 
Perché lo sono? Perché dimostrano la pochezza culturale di molti grillini, sia a livello istituzionale che non, poiché ogni volta che viene attaccato il loro capo, si scatena uno psicodramma.

Chiariamo subito: Beppe Grillo, o chi per lui, ha soltanto peccato di leggerezza ritwittando quella roba, nulla più. Molto, molto peggio si sono comportati i suoi, a partire da chi ha scritto il tweet omofobo, i quali con fare bilioso, bile che andrebbe rovesciata su tematiche ben più importanti, attaccano chi osa criticare il Caro Leader. Ma la cosa davvero grave è che si è gridato al complotto infamando Nonleggerlo in maniera tale da meritarsi (a mio modesto parere) la querela. 

Peccato cari amici del M5S, perché la vostra opposizione in parlamento diviene sempre più matura e intelligente, ma queste situazioni, generate dai peggiori tra di voi fanno scadere tutti quanti.
Il candidato alla regione Veneto Jacopo Berti su questa questione una volta rispose ad un giornalista di Repubblica "Noi abbiamo i matti, loro i ladri". Va bene cari grillini, liberatevi dei matti, accettate le critiche e non pensate sempre ai complotti che fa male alla salute e sappiate che le critiche, quando costruttive, sono il sale della democrazia. Due righe di scuse invece di insistere con gli insulti sarebbero state cosa gradita.

Non si silenziano né si infangano tout court le voci critiche (in passato l'avete già fatto , per questo articolo e si dovrebbe, in teoria, imparare dagli errori)  altrimenti non è democrazia e alla prossima manifestazione contro un qualsivoglia bavaglio alla stampa la presenza di certi soggetti sarebbe quantomeno ridicola.
Quanto a @nonleggerlo, ovvia e quasi scontata solidarietà.
#nessunotocchi@nonleggerlo

PS Due righe di attenzione merita anche la giornalista di Repubblica Federica Angeli, anche lei attaccata dagli strali pentastellati.
Inutile dilungarsi su chi è e su cosa lavora Federica Angeli, una così merita tutto il nostro sostegno. Non è la prima volta che ne scriviamo su questo sito, ma ribadirlo male non fa.

ElleElle

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